Desidero anticipare una breve digressione sull’argomento più rilevante riportando i compiti demandati agli ispettori del Corpo controllori di cui tratto nel seguito, eccola: Da un articolo del 2 aprile sul Casinò di Sanremo riporto: “Casinò controlli approfonditi su clienti e casse. La casa da gioco per sua natura si potrebbe prestare ad operazioni di riciclaggio di denaro ma che è la società Casinò Spa a dover adottare le misure idonee a prevenire i rischi specifici con gli strumenti previsti dal piano anticorruzione da aggiornare ogni anno e dai modelli ex Dlgs n. 231/2001 e dalla normativa antiriciclaggio”.
“Un rilievo particolare nel contesto interno della struttura organizzativa del Comune di (omissis) va riservato invece all’attività ispettiva del personale comunale Corpo speciale di controllo presso il Casinò.”
“La finalità del Corpo è quella di esercitare il controllo sulla regolarità dell’esercizio del gioco sulla conduzione della gestione del Casinò, sia sotto il profilo tecnico-funzionale che finanziario e morale. Il rischio può concretizzarsi nelle seguenti condotte: sottrazione di risorse della casa da gioco, accordi collusivi con i clienti a danno della casa da gioco, irregolare conduzione dei giochi a vantaggio proprio o di terzi, fuga di notizie, alterazione dei contenuti delle verifiche, riconoscimento indebito di vincite e risorse ai giocatori, effettuazione di pagamenti ingiustificati o sottratti alla tracciabilità dei flussi finanziari.”
Probabilmente alcuni lettori pensano e, in qualche modo, posso anche comprenderlo, che il conteggio delle mance realizzate al tavolo da gioco nei casinò autorizzati sia una mia fissazione o qualcosa di simile.
Oggi sono in grado di fornire la motivazione per la quale sono pienamente convinto che la regolarità del gioco e degli incassi si ottiene con il conteggio delle mance tavolo per tavolo. Al tempo stesso, come ho sempre scritto ad ogni occasione, ripeto che non ho la pretesa di affermare che quanto descrivo è l’unico tramite ma che non è seguito solo dallo scrivente e ne posso dare ampia dimostrazione di seguito.
Riporto alcune parti del regolamento dei controllori di una casa da gioco che non nomino ma, a richiesta sottoscritta, posso fornire il dato mancante.
Art. 4 La gestione ed il personale della Casa da gioco in relazione a quanto previsto dal presente regolamento si uniforma alle seguenti disposizioni:
1. L’apertura o la chiusura, sia definitiva che parziale, di tutti i tavoli da gioco nonché la stesura, il conteggio e l’accantonamento della dotazione e delle mance deve avvenire alla presenza di un Ispettore; la valuta e le mance se ancora da conteggiare sono raccolte in appositi contenitori. Chiusi anche con una chiave in dotazione al Corpo controllori…
L’obiezione che mi potrei anche aspettare da chi sostiene l’inutilità di contare le mance tavolo per tavolo è che da quanto sopra non si può desumere che si deve intendere quanto sostengo. La dimostrazione potrò fornirla alle condizioni indicate precedentemente.
A questo punto non mi rimane che poter, almeno per ora, perché la documentazione che vado a riferire dimostra che la mia interpretazione è esatta. La dimostrazione consiste nel fatto che il Corpo controllori citato provvede a una documentazione contenente per ogni gioco introito, mance, valuta, ore tavolo, percentuale tra mance ed introiti, tra valuta ed introiti, il rapporto tra introiti per ora lavorata e, per finire, l’incidenza di ogni gioco sul totale degli introiti.
3. Le operazioni di cambio tra banco e casse, le operazioni di aggiunta o reintegro al tavolo, la cancellazione di eventuali anticipazioni… devono tutte avvenire alla presenza di un ispettore, che le autorizza preventivamente.
Ritengo di aver fornito una discreta dimostrazione e, nel caso non sia ancora sufficiente, posso, a richiesta, pacificamente indicare la possibilità di due risultati differenti effettuando il conteggio tavolo per tavolo o sui totali delle mance e dei proventi.