Comune Campione: 'Revoca incarico a presidente Casinò, non ci sono presupposti'
L'amministrazione comunale di Campione d'Italia fa chiarezza sui motivi che hanno portato a respingere le due mozioni dell'opposizione sul presidente del Casinò.
Scritto da Amr
fonte sito del ministero dell'Interno
Il collegio sindacale della Società Casinò di Campione Spa – S.B. relativamente all’ esposto/diffida trasmesso dai consiglieri comunali di Campione d’Italia, Simone Verda e Gianluca Marchesini al fine di provvedere all’immediata convocazione dell’Assemblea dei soci al fine di approvare e far constare l’intervenuta decadenza di Mario Venditti dalla carica di presidente e membro del consiglio di amministrazione, ha comunicato all'amministrazione comunale di Campione d'Italia che “alla luce degli articoli 2366 e 2367 c.c. è evidente che i consiglieri Simone Verda e Gianluca Marchesini non ricadono nelle categorie dei soggetti abilitati a richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci e pertanto la richiesta avanzata è illegittima per carenza di legittimazione ad agire”.
Lo afferma una nota dell'amministrazione comunale, dando seguito a quanto era stato discusso (e respinto) in consiglio comunale in merito alle vicende, estranee all'attività del Casinò, che riguardano la precedente attività di magistrato di Mario Venditti.
In merito al secondo aspetto legato alla sussistenza dei requisiti di onorabilità di Venditti a ricoprire la carica di presidente del consiglio di amministrazione della società, il collegio sindacale, evidenzia ancora l'amministrazione comunale, sottolinea che “preliminarmente, tale situazione di fatto appare estremamente fumosa e apodittica non essendo supportata da concrete prove” e precisa che non vi è valido motivo giuridico “ per richiedere, ex art. 2382 c.c. la revoca del dott. Venditti dalla carica di Presidente del Consiglio di amministrazione della Società dal momento che a tal fine si richiede una condanna che comporta l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi”.
Pertanto, sottolinea l'amministrazione guidata da Roberto Canesi, è evidente che nel caso specifico, essendo del tutto assente alcuna condanna di natura penale a carico di Venditti, viene a mancare ogni presupposto di diritto alla revoca dell’incarico vigente (il mandato scade con l'approvazione del bilancio consuntivo 2024, e l'assemblea dei soci dovrebbe tenersi tra il 17 e il 18 giugno).
Tutto quanto esposto, sottolinea l'amministrazione comunale, risulta in linea con quanto deliberato nella seduta consiliare dell’ente in data 29 aprile 2025 che ha respinto la mozione dei consiglieri citati avente ad oggetto “l’impegno del sindaco a convocare un’assemblea per valutare la persistenza dei requisiti di onorabilità del presidente del Cda, nonché impegnarlo successivamente alla sua revoca immediata”, ricordando altresì che il presidente svolge il suo incarico a titolo del tutto gratuito.