Testolin: 'Casinò St. Vincent, lavori in corso finanziati dalla Società'
Il presidente della Regione Valle d'Aosta Renzo Testolin fa il punto sugli investimenti presenti e futuri che riguardano il Casinòdi St. Vincent.
Scritto da Amr
foto di repertorio di Renzo Testolin
“Dopo tre anni di procedura concordataria oltre i due anni di Covid, per garantire la continuità aziendale e consolidare la sua competitività sul mercato, la Società ha ritenuto necessario intraprendere lavori di ammodernamento, rinnovo e sicurezza all’interno della propria struttura.”
Il governatore della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, risponde così all'interrogazione presentata dal consigliere di Rassemblement Valdotain Stefano Aggravi in merito agli investimenti posti in essere dalla società di gestione del Casinò di St. Vincent e alla loro presentazione alla proprietà, ossia alla Regione.
A tale proposito, Testolin puntualizza che “ragioni e criteri delle attività realizzate e da realizzare sono stati già oggetto di comunicazioni alla II Commissione consiliare permanente il 29 novembre 2019” e che “le attività previste per il 2024 in parte in fase di realizzazione e in parte in fase di studio sono: il rinnovo tecnologico dell’intero sistema informatico; l’acquisto dell’automezzo Toyota Proace elettric; lo svolgimento delle attività di manutenzione ordinaria all’interno del complesso alberghiero; l’avvio delle attività di ammodernamento della sala Privè; l’avvio del rinnovo del Bar Lounge; in sinergia con Cva la realizzazione del project financing volto alla messa a norma degli impianti termici e di climatizzazione per ridurre il fabbisogno energetico e realizzare un sistema di trigenerazione con vendita di energia elettrica tramite contratto Epc; i lavori di rifacimento della piscina esterna della struttura alberghiera; l’attività di ammodernamento della balaustra e dell’impianto di illuminazione della scala centrale in sala giochi; l’acquisto di nuove e moderne attrezzature di gioco; il ripristino del salone delle feste del Grand Hotel Billia”.
E precisa: “Si tratta di lavori che rientrano nell’autonoma responsabilità aziendale e che vengono affrontati con mezzi propri da parte della Società”.
Testolin ricorda anche le occasioni ufficiali, nelle sedi proprie, nelle quali è stato dato atto delle strategie aziendali, e quanto agli investimenti necessari per il futuro e alla precisione della necessità di 40 milioni di euro per poterli realizzare, afferma: “Non esistono novità rispetto alle comunicazioni fornite in via ufficiale dall’amministratore unico nel corso dell’audizione presso la IV Commissione regionale permanente del 1° febbraio 2024. La cifra di cui parlano gli organi di stampa è previsionale ed è legata a valutazioni interne alla società, maturante nel dialogo con i diversi uffici tecnici e amministrativi. Si tratta di stime, ipotesi e previsioni che non hanno alcun valore formale, legale o contabile”.
Infine, il presidente chiarisce se gli interventi prospettati riguardino anche parti delle strutture già oggetto a suo tempo dei lavori di ristrutturazione oggetto di analisi nell’ambito delle attività condotte dalla II Commissione consiliare: “I lavori elencati non sono collegati o collegabili alla ristrutturazione intrapresa negli anni 2009 e seguenti, oggetto di analisi nell’ambito delle attività condotte dalla II Commissione. Alcuni lavori incidono su porzioni di immobili già oggetto di ristrutturazione, ma sulle quali si ritengono oggi necessari interventi che, utilizzando proprio i risultati della ristrutturazione degli anni 2012-2013, consentano l’adeguamento all’offerta di servizi che la Società intende offrire alla clientela. In particolare, si tratta del rifacimento del Privé, progetto ritenuto necessario per rendere le strutture della sala da giochi più adeguate al profilo competitivo della Società, oggi posizionata decisamente sul segmento della clientela di fascia alta, con le relative di servizi via via più sofisticati ed esclusivi; dell’ammodernamento del Lounge bar, che sarà trasformato nel Bistrot du Casino, con l’obiettivo di trasformare la Casa da gioco anche in un punto di ritrovo, soprattutto per la clientela più giovane, ma anche di offrire ai giocatori un punto di ristorazione più immediatamente fruibile; dei lavori di illuminazione scenografica della scala centrale all’interno del casinò, necessari per rendere l’ambiente più gradevole e accogliente agli occhi di clienti abituali e potenziali, introducendo anche elementi di novità e attrattività”.