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Senato, M5S su sponsorizzazioni betting: 'Tutelare integrità sportiva'

14 maggio 2025 - 09:43

In un'interrogazione rivolta ai ministri Giorgetti (Mef) e Abodi (Sport) evidenziato il caso di una sponsorizzazione a un club calcistico da parte di un operatore senza licenza italiana.

Scritto da Dd
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Chiedono se i ministri interpellati siano a conoscenza delle operazioni della società di gioco, come intendano garantire il rispetto della legge e quali azioni, intendano promuovere per prevenire accordi tra società sportive e operatori non autorizzati, al fine di tutelare l'integrità dello sport e la sicurezza dei consumatori.

Questo il contenuto di una interrogazione presentata al Senato da Luca Pirondini, Ada Lopreiato, Elisa Pirro e Dolores Bevilacqua, del Movimento 5 Stelle, riportando il caso della sponsorizzazione di un noto club calcistico di Serie A da parte di un operatore di gioco che non ha licenza italiana.

L'interrogazione arriva in un momento nel quale è ancora aperto il dibattito sulla reintrodozione della pubblicità indiretta del gioco con vincita in denaro per dare nuove risorse al calcio, un'apertura (rispetto ai divieto imposti dal decreto Dignità) che trova la ferma contrarietà delle opposizioni, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle, ma sulla quale nelle ultime settimane si sono espressi positivamente sia il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che il presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Gabriele Gravina, che lo ha ripetuto più volte nel corso del suo precedente mandato, e anche nel programma presentato in occasione delle recenti elezioni che lo hanno confermato nello stesso ruolo.

"Nonostante l'assenza di licenza italiana", scrivono intanto i senatori nell'interrogazione, "la piattaforma è accessibile dagli utenti italiani e, secondo i dati di 'SimilarWeb', ha registrato circa 497.000 visite dall'Italia nell'ultimo trimestre del 2024", e aggiungono che la partnership con la squadra di calcio italiana "seppur non esplicitamente pubblicizzata sulla maglia o nella sezione dedicata alle sponsorship del sito ufficiale del club, è stata promossa attraverso i social network e comunicati stampa, sollevando interrogativi circa la conformità alle normative vigenti."

Ricordano quindi i senatori che "l'Agenzia delle dogane, in caso di operatività senza licenza, ha la facoltà di ordinare il blocco del sito e di comminare sanzioni ai responsabili, ma al momento non risulta che siano state intraprese azioni specifiche", mentre "la legge delega per la riforma fiscale del 2024 ha stabilito un costo di 7 milioni di euro per l'ottenimento della licenza valida per 9 anni, evidenziando l'importanza di garantire parità di condizioni tra gli operatori e tutelare i consumatori da pratiche illegali."

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