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Ft a Viminale: 'Casinò Campione, salvaguardare onorabilità incarichi pubblici'

19 maggio 2025 - 12:55

La Fiamma tricolore sollecita un intervento del ministero dell'Interno in riferimento al Casinò Campione d'Italia.

Scritto da Amr
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Non si spegne l'attenzione della politica sul Casinò Campione d'Italia e sulle vicende che lo riguardano indirettamente. La Fiamma tricolore di Como, per voce del suo segretario organizzativo Carlo Russo, ha infatti inviato una lettera di “Richiesta di chiarimenti e determinazioni in merito alla posizione del dottor Mario Venditti – presidente del Casinò di Campione d’Italia” al capo di gabinetto del ministero dell'Interno, Maria Teresa Sempreviva, tornando a portare alla sua attenzione “a seguito delle notizie di pubblico dominio emerse nei primi giorni di aprile 2025” l'esistenza di “un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Brescia” a carico di Venditti, già procuratore della Repubblica di Pavia e attualmente presidente del Casinò di Campione d’Italia. “Le ipotesi investigative, delle quali ovviamente rispettiamo la natura ancora embrionale e l’assoluta presunzione d’innocenza che accompagna ogni cittadino, riguarderebbero – secondo quanto riportato dagli organi di stampa – la gestione di fondi pubblici e l’eventuale esistenza di condotte non compatibili con il rigore e la trasparenza richiesti a un alto funzionario dello Stato.

Pur riconoscendo il diritto alla difesa e alla reputazione, intendiamo sottolineare l’elevato valore simbolico e istituzionale che la figura del presidente del Casinò di Campione d’Italia riveste per la nostra comunità e per l’immagine del nostro territorio. In tale contesto, la permanenza in carica del dottor Venditti, a fronte delle gravi contestazioni emerse nell’ambito dell’operazione giudiziaria denominata 'Clean' – che coinvolge direttamente soggetti già in rapporto fiduciario con la sua precedente funzione pubblica – solleva inevitabilmente interrogativi e perplessità tra i cittadini e le istituzioni locali”.

Il recente riesame interno avviato dalla Procura attualmente in carica a Pavia su atti risalenti alla gestione Venditti, e la riapertura del dibattito su dossier giudiziari delicati come quello di Garlasco, “aggiungono ulteriori elementi di inquietudine che non possono essere ignorati in nome della sola attesa processuale”.
Ricordando di avere già “sollevato per iscritto interrogativi e preoccupazioni al riguardo”, la Fiamma tricolore ritiene ora “doveroso e urgente sapere se il ministero dell’Interno intenda porre in essere valutazioni e determinazioni coerenti con la necessità di salvaguardare l’onorabilità e l’affidabilità degli incarichi pubblici, anche quando non ancora definita una responsabilità giuridica”.

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